- BY Jacopo Gramigni
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Nella foto il presidente Mercafir Gianni Tapinassi con a sinistra Valérie Vion, segretario generale, e a destra Hermine de Nantois, assistente della segreteria generale del Mercato internazionale di Rungis
Negli scorsi giorni il Presidente di Mercafir è stato ospite del mercato parigino di Rungis, il più grande mercato di prodotti freschi del mondo.
Il mercato – che occupa una superficie di circa 234 ettari – ospita oltre 1200 imprese, che realizzano un volume di affari su base consolidata di oltre 10.000 milioni di euro. E’ una vera e propria “città nella città”, che offre lavoro a 13.000 persone e possiede un autentico “ecosistema” di servizi legati alla realtà mercatale (centro di formazione, terminal ferroviario, isola ecologica, inceneritore etc.)ma anche alla vita quotidiana (posto di polizia, farmacia, negozi, banche, bar e ristoranti etc.).
All’interno del mercato si può trovare una vastissima gamma di prodotti alimentari, freschi e trasformati, fiori, piante ed accessori, di una ampiezza e qualità senza paragoni in Europa.
Il Mercato Internazionale di Rungis rappresenta quindi un benchmark per tutti gli operatori del settore, ed è il punto di riferimento per comprendere quale sarà l’evoluzione futura dei mercati all’ingrosso e della logistica agroalimentare.
Cogliamo l’occasione per ringraziare il Presidente Stéphane Layani, il direttore generale Valérie Vion e l’assistente della segreteria generale Hermine de Nantois per la calda accoglienza e la grande disponibilità mostrata nei nostri confronti, nella speranza di poter ricambiare la loro squisita ospitalità nel prossimo mese di ottobre, quando il mercato di Rimini accoglierà la conferenza autunnale del WUWM (World Union of Wholesale Markets).
La visita dei vari padiglioni è stata un’esperienza coinvolgente per tutti i sensi, e nelle oltre sei ore di visita abbiamo potuto apprezzare il caleidoscopio di colori, odori e sapori che sono il cuore pulsante del mercato, e di cui cerchiamo di darvi un piccolo (e forzatamente incompleto) resoconto visivo.